“Non è stato facile giocare in una situazione ambientale come quella di oggi: col sostegno dei tifosi avremmo vinto. Il risultato finale ci penalizza per quanto abbiamo fatto sul campo, meritavamo la vittoria. So che la situazione è difficile, e pur di aiutare il Catania sarei pronto anche a fare il magazziniere”.
Sono le prime dichiarazioni del tecnico Maurizio Pellegrino dopo il match contro il Brescia.
Atmosfera surreale in un “Massimino” quasi deserto: molti tifosi sono rimasti fuori dallo stadio per protesta e lo spettacolo è tutto all’esterno.
Il Catania non riesce a passare contro un Brescia apparentemente rassegnato e che invece capisce che può far male. Qualche errore in più per Çani che sbaglia sotto porta le occasioni più clamorose, cosa che capita anche a Chrapek al 26′ col portiere Arcari già fuori causa e Scaglia che salva sulla linea di porta.
Buona la prova di Frison che è riuscito a sventare un paio di occasioni clamorose, in particolare il velenoso calcio di punizione battuto da Scaglia.
Il pari lascia i rossazzurri ancora al 17° posto in classifica ma col Varese che si avvicina a -1. (Foto Lapresse)
Due volte avanti, due volte acciuffati
Il Catania passa al 6′ con Edgar Çani che di testa insacca il corner calciato da Chrapek.
Contropiede bresciano al 15′: Corvia perfeziona la veloce ripartenza dei compagni e segna il goal dell’ 1-1.
Al 59′ arriva il nuovo vantaggio dei rossazzurri: sinistro di Calaiò che raccoglie il pallone toccato di testa da Çani in mezzo alla difesa avversaria.
All’84’ è Caracciolo su calcio di rigore a fissare il risultato sul 2-2.
Il tabellino del match
Marcatori: 5′ Çani, 15′ Corvia, 57′ Calaiò, 85′ Caracciolo
Catania (4-3-3): Frison; Sauro, Spolli, Rinaudo, Parisi; Chrapek, Escalante, Odjer (77′ Garufi); Leto, Calaiò (91′ Marcelinho), Çani (72′ Jankovic). All. Pellegrino
Brescia (4-3-1-2): Arcari; Coly, Caracciolo, Di Cesare, Scaglia; H’Madat, Benali, Bentivoglio; Morosini (72′ Sodinha); Corvia (76′ Razzitti), Caracciolo. All. Javorcic
Ammoniti: Sauro, Odjer, Chrapek, Escalante (CT); H’Maidat (BR)
Arbitro: Federico La Penna di Roma