Nella presentazione della campagna abbonamenti tenutasi oggi al Torre del Grifo Village, sono stati tanti i temi affrontati oltre ai prezzi degli abbonamenti.
A partire da quello che sarà il main sponsor del Calcio Catania nella prossima stagione. Ne parla Saverio Provenzano, responsabile commerciale e marketing della GSport:
“Per la prima volta collaboriamo con una società del Sud e siamo fieri di farlo col Catania poichè, insieme al Napoli, è una grande realtà della serie A al meridione. Il main sponsor? Quest’anno molte società importanti trovano difficoltà, noi ci stiamo lavorando e siamo consapevoli che chi sposa il progetto Catania dovrà garantire un certo prestigio. Il nostro primo obiettivo è portare il marchio della società a livelli internazionali, aumentare i ricavi su sponsor e marchio, inserire dei nuovi servizi all’interno dello stadio partendo da due sale di ristorazione”.
In tema di calciomercato ecco che il presidente Nino Pulvirenti si offre alle domande dei cronisti:
“Non credete a nessuna delle voci messe in giro riguardo alle partenze dei nostri giocatori. Catania non è più un posto di transito, i giocatori che vengono qui sanno delle nostre potenzialità e queste tanto sventolate “svendite” lasciano il tempo che trovano. Barrientos e Lodi? Non mi risulta nessuna trattativa in corso. L’unico che ci lascerà sarà Gomez ma andrà a giocare all’estero. Salifu tornerà alla Fiorentina. Maxi Lopez è del Catania e si unirà al gruppo a breve, così come Morimoto. Bellusci e Alvarez resteranno. Con Andujar titolare, uno tra Frison e Terracciano andrà in prestito: sono entrambi bravissimi e sarebbe un peccato tenerli inutilizzati. Fedato? Ha giocato soltanto 20 partite in serie B e quasi sempre da sostituto, meglio tenerlo al Bari un altro anno per dargli più spazio. In difesa cercheremo sicuramente un terzino destro ma la priorità adesso è per il sinistro. Gyomber è un acquisto promettente e mi auguro che possa giocare in prima squadra, poi si vedrà. Edgar Cani ha ricevuto qualche offerta dalla serie B ma vuole rimanere. Tutto il resto lo saprete al momento giusto ma sappiate che i nomi ci sono e che ci stiamo muovendo per tentare di migliorarci”.
Per finire, un accenno al problema stadio:
“Oggi andare al “Massimino” è come recarsi in un campo di battaglia: tra problemi di parcheggio, file interminabili all’ingresso e controlli diventa un’impresa. Ripartire da un nuovo stadio per invertire questo trend che ha registrato il calo di presenze, oltre che per colpa dell’assuefazione e della crisi. Avremo un incontro quanto prima, col sindaco Bianco: diamogli almeno il tempo di adattarsi a tutto ciò che si ritroverà addosso”.