Walter Zenga, a sorpresa, schiera un centrocampo tutto italiano con Biagianti,Tedesco e Baiocco. Il trio d’attacco è confermato con Mascara, Martinez e Paolucci. Parte titolare anche Lorenzo Stovini che affiancherà Sardo , Silvestre e Alvarez.
Nei friulani l’assenza di Di Natale vede il tridente formato da Quagliarella, Pepe e Floro Flores. Ma è probabile l’ inserimento di Sanchez.
Ultima ora: nell’Udinese in forte dubbio l’impiego di Pepe (problemi al ginocchio) che potrebbe lasciare il posto a Sanchez.
Zenga stupisce mettendo in panchina un solo difensore: Terlizzi.
Altra sorpresa: Pepe gioca, Floro Flores va in panchina.
Le formazioni definitive
Catania (4-3-3) :
Bizzarri,Sardo (dal 46′ Ledesma), Silvestre, Stovini, Alvarez, Baiocco, Biagianti, Tedesco (dal 79′ Antenucci) , Martinez (dal 46′ Plasmati), Mascara, Paolucci.
Panchina: Kosicky, Terlizzi, Izco, Ledesma, Carboni, Plasmati, Antenucci. All. Zenga
Udinese (4-3-3) :
Handanovic, Motta, Coda, Domizzi, Pasquale, Lukovic, Inler, D’Agostino, Isla, Quagliarella, Sanchez (dall’82 Floro Flores) , Pepe.
Panchina: Belardi, Ferronetti, Sala, Nef, Obodo, Asamoah, Floro Flores. All.Marino.
Arbitro: Banti di Livorno
Guardialinee: Carrer-Carretta
4° uomo: Baracani
Marcatori: 13′ Sanchez, 82′ Quagliarella
Ammoniti: Coda, Handanovic, Motta, Isla (UD), Sardo, Tedesco, Baiocco (CT)
Primo tempo
Grande accoglienza per l’ex tecnico Pasquale Marino da parte dei tifosi rossazzurri in un “Massimino” strapieno e coloratissimo.
Il Catania si propone subito in avanti verso la metà campo dei friulani che giocano con la difesa molto alta.
Al 5′ Sardo va in contrasto su Sanchez. L’arbitro lascia correre per il vantaggio e Quagliarella conclude infelicemente.
8′: Martinez prova il tiro dai 20 metri. Palla fuori di pochissimo.
10′: ammonito Coda per fallo su Paolucci,lanciato a rete da Mascara. Sulla conseguente punizione, il tiro di Paolucci viene deviato in corner da Isla.
11′: sugli sviluppi del calcio d’angolo,il tiro dai 30 metri di Biagianti ribattuto dalla difesa udinese.
13′ UDINESE IN GOAL ! Sanchez stoppa una palla persa dalla difesa etnea e scarica il destro al volo da 20 metri.
16′: palla goal per Paolucci su azione di Tedesco. La rovesciata del centravanti va alta sopra la traversa.
20’: Quagliarella scarica in porta una punizione dai 20 metri. Bizzarri para sicuro.
26′: Paolucci si avventura pericolosamente in area friulana ma viene fermato per un fuorigioco inesistente.
33′: ammonito il portiere Handanovic per aver perso troppo tempo sul rinvio.
38′: Martinez viene lanciato da Mascara ma spreca un pallone facilissimo da insaccare.
39′: il Catania spinge e Mascara tenta il goal del pareggio. La traiettoria non è abbastanza precisa.
45′: grave errore di Paolucci che servito da Martinez sbaglia il possibile goal mandando fuori.
Secondo tempo
Zenga cambia modulo togliendo Sardo e Martinez per Ledesma e Plasmati.
46′ : è subito Catania con una serie di tiri in porta: Handanovic è alle corde ma si salva,fra traverse e respinte, sulle conclusioni di Mascara,Paolucci e Plasmati.
E’ un vero assedio in area friulana, il Catania non riesca a realizzare le varie occasioni per pervenire al pareggio. Udinese che tenta solo di sfruttare le ripartenze ma che appare stremato. Coda trattiene per la maglia in piena area di rigore Paolucci: il sig. Banti fa proseguire.
Clamorosa svista dell’arbitro Banti: Motta falcia Tedesco. Per lui non è rigore.
Raddoppio di Quagliarella all’ 82′: l’attaccante friulano segna su classica azione di contropiede.
Un minuto dopo, Mascara manda alto il pallone a porta vuota.
Ci prova anche Antenucci ma senza successo e Banti manda le squadre sotto le docce.
Il commento
Per quella che è l’ assurda legge del calcio, la prima sconfitta al “Massimino” arriva proprio nella gara migliore del Catania.
L’ Udinese non è certo squadra da poco. Tutt’ altro. Ha svolto con intelligenza e un pizzico di cinismo la propria partita pungendo al momento opportuno, complice un’ improvvisa defaillance di Sardo & co.
Ma nella ripresa il match ha cambiato volto facendo vedere un Catania arrembante e deciso. Un vero e proprio tiro al bersaglio con centrocampisti e attaccanti che cercavano la soluzione vincente.
Sconfitta immeritata e falsata da un nettissimo rigore non concesso, questo è sicuro. Ma non ci piace contraddirci e continuiamo a sostenere la solita teoria: si vince quando la palla va dentro. Questo il Catania non l’ha fatto. Non l’ha fatto nemmeno l’arbitro Banti. E ancora una volta facciamo nostro il pensiero di Boskov, “rigore è quando arbitro fischia”. E tutti a casa felici e contenti. L’Udinese a maggior ragione perchè si conferma capolista lanciando un messaggio alle famose “cinque sorelle” (nel frattempo diventate tre):- Noi facciamo sul serio!!!
Pasquale Marino adesso entra nell’ Olimpo dei grandissimi, non più outsider ma realtà. E un giorno, sicuramente, si chiederà sorridendo: – Ma chi è Mourinho?
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